IL TARGET DEI LOCALI NON SONO LE PERSONE!
ok prima che inizi ad agitarti
vediamo se riesco a spiegarmi meglio.
Di solito la prima domanda che faccio ai miei clienti prima di progettare il loro locale è:
“quale prodotto intendi vendere?”
La seconda è
“a quale pubblico intendi rivolgerti?”
A questo punto l’obiezione che SEMPRE mi viene fatta è
“Ma se mi concentro su un solo tipo di pubblico, non perdo tutti gli altri?”
Così ho due notizie per te; una buona e una cattiva.
Quella cattiva è che SI, è vero, se ti rivolgi ad un tipo di pubblico
PERDI tutti gli altri…
Quella buona è che, se mi segui, proverò a farti vedere la questione da un altro punto di vista
E ti accorgerai alla fine che
magari la notizia di prima, così cattiva poi non è.
Allora.
La prima cosa che devi fare è pensare a te stesso.
Uh? cioè?
Cioè prova a pensare a come TU sceglieresti il locale dove andare stasera.
Lascia perdere tutte le “pippe” su qualità, servizio, prezzo, …
Smetti per un momento i panni dell’imprenditore, del ristoratore, del gestore…
E prova a comportarti come un cliente qualsiasi.
(Avrai anche tu una volta ogni tanto la possibilità di decidere dove andare a cena no?
Solo in vacanza? Ok pensa a dove andresti a cena se fossi in vacanza)
Domandati semplicemente:
“di cosa ho voglia stasera?”
Ti accorgerai che per esempio:
se è un po’ che non esci da solo con tua moglie o il tuo compagno
magari stasera hai voglia di uscire da solo con lui/lei per una cena solo voi due.
Dove ritrovare un po’ di complicità, guardarvi negli occhi, fare un po’ i romantici…
(Eddai se lo sono io che faccio l’architetto puoi esserlo anche tu!)
Bene.
Adesso prova a pensare in che tipo di locale ti piacerebbe passare una serata così.
Provo a descrivertelo?
Direi intimo, non troppo grande, con pochi tavoli, con un servizio discreto, luci basse, lume di candela sul tavolo e magari un po’ di musica elegante in sottofondo…
Ci ho preso?
Beh questo è il genere di locale dove andrei io per una “cena romantica”
e credo che più o meno assomigli a quello che hai mente tu…
Ok.
Adesso cambiamo.
Continua a domandarti di cosa hai voglia stasera.
Magari ti viene in mente che è un po’ che non fate una cena tra amici
con tutta la banda!
Una di quelle serate che quando vi ritrovate tutti insieme a fare baldoria
gli anni sembra proprio che non siano mai passati!
Tra risate, urla, prese in giro, siete veramente un gruppo di matti!
Hai presente?
Prova anche in questo caso a pensare in che tipo di locale ti piacerebbe passare una serata così.
Provo a descriverti anche questo?
Beh, un locale un po’ più grande, dove si possa allestire una tavolata per una compagnia di 8-10-12… persone…
Dove servano un cibo informale, dove si possa fare anche un po’ di casino senza che ti guardino male!
Anzi se poi c’è un po’ di musica giusta, e pure un dj, e ci viene voglia di ballare
magari saltiamo sul tavolo e non usciamo dal locale finchè non ci cacciano alla chiusura!
Divertente no?
Ehi mica è finita.
Facciamo che invece stasera sei appena tornato dalla vacanza.
Sei bello abbronzato, ti senti proprio figo…
Cosa di meglio allora che andare in qualche locale del centro per guardare e farti guardare?
Dai mettiti la tua camicia bianca (sbottonata fino all’ombelico, mi raccomando… zanza!)
oppure, se sei una donna, quel tuo vestitino verde che fa risaltare l’abbronzatura e le tue nuove scarpe col tacco 12
e poi chiama il tuo amico/amica e andate in centro a fare un po’ fighi…
Che locale vorresti?
Beh direi uno di quelli alla moda, che hanno aperto di recente di cui tutti parlano
dove di sicuro troverai qualcuno/qualcuna che ti farà i complimenti per il vestito e per l’abbronzatura!
Eddai un po’ di sano ego ci vuole ogni tanto!
Ci sei?
Bene
Perchè ti ho fatto tutti questi esempi?
Per cercare di spiegarti che TU se sempre la stessa persona.
Ma che di volta in volta hai voglia di cose diverse.
E che nessuna esclude l’altra.
Semplicemente una sera hai voglia di una cena romantica,
una sera di una cena tra amici
un’altra sera di fare il figo con il tuo migliore amico/amica.
E quindi?
Beh
se provi adesso a RIBALTARE questo discorso
e vederlo dal punto di vista di un IMPRENDITORE che deve aprire un locale
ti accorgerai che
affinchè tu possa scegliere un locale dove andare a fare una cena romantica
con le caratteristiche che più o meno ho descritto
ci vuole un imprenditore che decida di aprirlo!
E un architetto che lo progetti e lo realizzi proprio con quelle caratteristiche che ti ho descritto.
E attenzione adesso.
Per questo imprenditore tu questa sera rappresenti il suo TARGET.
Ovvero questo locale lo ha pensato e realizzato per te
o meglio
per soddisfare i tuoi bisogni e desideri
in questo caso di una “cena romantica”.
Ma la sera dopo?
Tu sei sempre tu, ma stasera hai voglia di una cena in compagnia
e il locale dove vorresti andare non è quello della sera prima,
è completamente diverso, nel prodotto, nel servizio e anche nell’ambiente.
In questo caso tu NON SEI PIU’ il target del locale per “cene romantiche”
Ma diventi il target del locale per “cene in compagnie dove si balla sui tavoli”.
A patto che?
Ci sia un altro imprenditore che abbia deciso di aprire proprio un locale del genere
e che abbia chiamato un architetto per progettarlo (anche lo stesso dell’altro locale magari!)
ma che, avendo capito che si tratta di un locale differente dal precedente,
lo progetterà in modo differente.
Stessa cosa per il locale modaiolo ecc…
Quindi quando alla domanda “cosa vendi e a quale pubblico”
mi sento rispondere: beh di tutto e per tutti,
faccio questi esempi
sottolineando il fatto che non si può fare tutto per tutti contemporaneamente
perchè tu stesso non scegliesti un locale per una cena romantica
circondato da gente che salta sui tavoli!
Così come se andassi con i tuoi amici in un locale di questo tipo a fare casino e disturbare tutte le coppie di avventori
probabilmente vi butterebbero fuori e vi chiederebbero di non tornare!
Qual’è la MORALE di questa storia?
Il target, nei locali, non sono le PERSONE
non devi cioè pensare al tuo target come ad un solo tipo di persona che fa solo un tipo di cosa escludendo quindi tutti gli altri.
Il target, nei locali, sono I BISOGNI E DESIDERI che sono in grado si soddisfare
Il target per il tuo locale sono TUTTE le persone
che hanno un DESIDERIO o un Bisogno che tu sei in grado di soddisfare.
Le persone in TARGET diventano quelle che questa sera hanno TUTTE lo stesso desiderio.
E che per soddisfarlo vengono da te.
Visto che sei arrivato a leggere fino a qui.
Ti suggerisco anche la visione di questo video
dove ti dico più o meno le stesse cose
in modo che semmai dovessimo lavorare insieme
e ti dovessi chiedere:
“chi è il tuo target?”
Magari sai cosa rispondere!
Bell’articolo Andrea.
Concordo sul fatto che ogni Locale (ma più in generale, qualunque attività) dovrebbe avere un’Identità chiara da mostrare al pubblico.
Penso comunque che possano convivere anche 2 o 3 Personalità diverse (ma non troppo contrastanti) tra loro, purchè una sia quella “fortemente Prevalente” in determinate circostanze dell’attività …come fosse un gioco di alternanza.
Mi spiego meglio.
Ogni persona ha una sola identità.
Tuttavia la personalità (rapporto con gli altri) cambia in funzione delle circostanze.
Così anche un locale.
Una identità, ma personalità plurime che convivono nell’alternanza.
Cosa ne pensi a riguardo?
Ho visto il video, dove nel finale accenni alla “trasformazione del locale”…
Immagino non ti riferisca a smontare e rimontare gli arredi, piuttosto a movimentare dei complementi, sostituirli, giocare con l’illuminazione, creare eventi ad hoc, o cose di questo genere per adattare l’atmosfera a un diverso target ecc..
Ma questo può bastare?
Grazie Andrea e bravo.
Marco
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Grazie Marco,
In effetti posizionare un locale è una operazione a volte ben più complessa e raffinata di quella che ho descritto io per cercare di semplificare un po’ il concetto.
Tuttavia rimane importante considerarla come una operazione fondamentale prima di aprire un locale.
Certo che, come dici tu, si possono avere posizionamenti differenti in base al target di riferimento.
Per esempio il pubblico che viene a far colazione al mattino
Non ha le stesse esigenze del pubblico che viene per l’aperitivo (anche fossero le stesse persone)
Eppure a volte vedo sul banco alla sera esposte ancora le brioches avanzate dal mattino.
E non va bene.
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Condivido in pieno questo post. Anche a me in qualità di Architetto viene spesso richiesto di progettare una location che possa calamitare il più gran numero di gente possibile. E’ difficile far entrare nella testa del cliente e convincerlo che rinunciare ad un certo target e concentrarsi su altro è il miglior modo per durare nel tempo soprattutto.
Di locali che aprono e chiudono ce ne sono a bizzeffe. Uno la copia dell’altro, spesso stagionali.
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Grazie Giuseppe,
Quello di avere “più gente possibile” é sicuramente l’obiettivo di ogni locale.
Il problema é sempre mettersi nei panni di tutta questa “gente” e domandarsi:
“Ma perché andare in questo locale?”
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Sei il numero uno!
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Grazie Adriano!😄😄😄
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